

«Economia e bene comune per un futuro buono, giusto e pulito» . E’ su questi temi che si sono sviluppate le riflessioni del Presidente Romano Prodi e Don Luigi Ciotti durante l’assemblea di Cooperare con Libera Terra.
Il Presidente Romano Prodi ha rimarcato come una serie di problemi economici e sociale fossero presenti già prima della pandemia e come le risorse a disposizione debbano essere utilizzate per uno sviluppo equo e sostenibile, sostenendo le piccole imprese e i sistemi territoriali integrati, che favoriscono la coesione e la distribuzione del lavoro e del reddito.
Don Luigi Ciotti ha sottolineato come le ingiustizie e le disuguaglianze siano terreno fertile per le mafie, capaci in questa fase di investire ingenti capitali illeciti, comprando il consenso in maniera subdola. Il presidente di Libera ha puntualizzato come stiano esplodendo situazioni su cui non si può essere superficiali: «Il bene non può essere che comune, dev’essere collettivo, plurale e inclusivo: non può ammettere esclusioni e disuguaglianze. L’economia, senza l’etica, finisce per divorare sé stessa: non è più economia, è un’altra cosa».
Sulla giornata, la presidente di Cooperare con Libera Terra, Rita Ghedini, sottolinea come «gli stimoli di Don Luigi Ciotti e Romano Prodi per un futuro buono, pulito e giusto siano il sale del progetto Libera Terra e, più in generale, della cooperazione. Dobbiamo fare tesoro di queste parole per costruire, dalle macerie delle crisi, un nuovo paradigma economico più equo per tutti».
Foto di Paolo Righi