

Nella giornata di domenica, presso cantina HisoTelaray gestita dalla cooperativa sociale Terre di Puglia – Libera Terra, bene confiscato alle mafie di proprietà del Comune di Torchiarolo, si è registrato un furto di due mezzi agricoli. I malviventi sono fuggiti con la refurtiva aprendosi un varco nel muro di cinta. Il furto è stato regolarmente denunciato ai Carabinieri, ai quali la cooperativa rinnova la propria gratitudine e fiducia per le indagini in corso.
“Il danno subìto ha solo rallentato i nostri lavori di cura e di produzione nei terreni confiscati alla sacra corona unita che gestiamo nell’Alto Salento, ma non fermerà certo la nostra volontà di continuare a creare lavoro, dare valore alle risorse di un territorio che, seppur con fatica, prova a mostrare le sue straordinarie ricchezze – commenta Salvatore Spinelli, presidente della cooperativa Terre di Puglia Libera Terra -. Già questa mattina, le nostre operaie e i nostri operai erano normalmente al lavoro nel vigneto di Torchiarolo-San Pietro Vernotico per le potature di stagione, come da programma. Tutto questo non ci scoraggia anche se, purtroppo, in Puglia sono frequenti le azioni tese a osteggiare le attività che valorizzano il riuso sociale dei beni confiscati. La nostra forza è sapere di non essere soli, ma avere al fianco dei soci, delle socie e dei lavoratori della cooperativa una rete che nell’immediato ha ribadito la propria vicinanza e la propria voglia di continuare un cammino comune ancora con più determinazione”.
“Ancora una volta ribadiamo l’importanza dello strumento del riuso sociale dei beni confiscati e della loro promozione e difesa – Rita Ghedini, presidente di Cooperare con Libera Terra, Agenzia per la promozione cooperativa e la legalità – nel solco della battaglia di Pio La Torre prima e della legge 109/96 per la quale Libera ha raccolto un milione di firme e che il prossimo 7 marzo celebrerà i 25 anni dalla sua nascita”.
“I trattori rubati nell’immobile confiscato alla mala, in agro di Torchiarolo e gestito dalla cooperativa Terre di Puglia Libera Terra erano materiale fondamentale per portare avanti i lavori in quei terreni – ha commentato Carmelo Rollo, presidente di Legacoop Puglia -. Ma il furto non fermerà mai la forza che le cooperative mettono nel combattere l’illegalità in tutte le sue forme. Voglio rassicurare gli autori dell’inqualificabile gesto: i lavori si faranno comunque, nel rispetto della dignità dei soci e dei lavoratori che credono nella lotta alla criminalità. Si chiama forza della legalità ed è più tenace di qualsiasi furto, atto vandalico o intimidatorio. Sono sicuro che la cooperativa Terre di Puglia sarà ancora più determinata a rafforzare la sua attività e i valori che la ispirano ogni giorno”.