Battere l’illegalità nel mondo del lavoro per sconfiggere le mafie. L’esempio lo dà la cooperazione, protagonista di un evento a Repubblica delle idee con Tina Montinaro (vedova di Antonio Montinaro, capo scorta di Giovanni Falcone, ucciso nella strage di Capaci mentre era alla guida dell’auto che stava trasportando il giudice), Adriano Turrini (presidente Coop Alleanza 3.0) e Salvatore Dell’Arte (presidente cooperativa Aurora), moderati dal giornalista Enrico Bellavia.
Turrini ha ricordato come “per difenderci dalle mafie, lavoriamo e pretendiamo che il rispetto dei lavoratori sia al centro delle pratiche dei nostri fornitori. Smettiamo di considerare il rispetto del costo del lavoro un elemento di inefficienza della produzione”.
“L’onestà non è tutto, è un prerequisito di chi fa politica e impresa – ha sottolineato Bellavia -. E non basta: servono la memoria e molto altro”.
Di grande impatto la testimonianza di Tina Montinaro che ha ricordato come dai tragici eventi del 1992 sia nato un percorso di risveglio delle coscienze.
Nella foto, da sinistra: Salvatore Dell’Arte, Tina Montinaro, Adriano Turrini ed Enrico Bellavia.
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