“E’ preoccupante la lettura di mafia capitale. Si è sottovaluto il metodo violento diretto e indiretto. Oggi le mafie oggi uccidono di meno, ma ce ne sono altre che tolgono dignità e speranza. Ci sono troppi morti vivi”. Così Don Luigi Ciotti, presidente di Libera, entra nell’attualità della lotta alla criminalità organizzata di tipo mafioso durante l’evento “Contrasto alle mafie. Per un’etica della cittadinanza resposabile” organizzato dalla Regione Emilia Romagna. “Si devono affinare e supportare gli strumenti giudiziari e rendere le persone consapevoli su cosa sono le mafie oggi e quali sono gli effetti. Se il 416 bis viene impoverito, è un guaio. L’Europa deve rendersi conto finché siamo ancora in tempo”.
Fondamentale nella lotta alle mafie è il ruolo dell’economia. “Il posto dell’economia oggi deve stare tra l’etica e l’ecologia – puntualizza Don Luigi -. Il lavoro dev’essere presidio di legalità. Per anni abbiamo rifiutato il concetto di area grigia: è fondamentale capire che oggi le troviamo ovunque e in tutto il mondo. Hanno nuovi intrecci e interessi. Ha sposato il confronto, si trovano nei grandi fondi internazionali”.
Ben chiaro anche la priorità della battaglia di civiltà che abbiamo davanti: “Oggi la prima mafia da combattere è quella delle parole”.
Nella foto In Regione Emilia-Romagna si parla di contrasto alle mafie per un’etica della cittadinanza responsabile con Don Luigi Ciotti, tra Giuseppe Baldessarro e Massimo Mezzetti.